giovedì 29 ottobre 2015

Amici

Due uomini erano grandi amici. Sebbene fossero quasi fratelli qualcosa però sembrava frapporsi ancora tra di loro, qualcosa che non riuscivano ad identificare.
Un giorno uno dei due amici fu colto da una grave sventura: un violento terremoto gli distrusse la casa. In preda alla disperazione si rivolse all'amico, la cui casa era rimasta intatta. Nella notte fredda egli bussò alla sua porta, certo di essere accolto a braccia aperte.
"Chi è?"
"Per favore apri. Non ho più una casa."
"Come dici? Non capisco. Chi sei?"
"Sono io, io tuo amico. Non mi riconosci?"
"Mi dispiace, no. Non posso farti entrare."
Lo sventurato non riusciva a capire perché l'altro non lo avesse accolto. Sbigottito, l'infelice non volle però insistere. Si disse che l'amico doveva avere le sue buone ragioni per comportarsi così. Si allontanò, vagando nella notte fredda e dormendo, nei giorni seguenti, dove capitava.
Dopo alcuni mesi, specchiandosi nelle acque di un torrente, capì improvvisamente perché l'altro lo avesse allontanato in quella notte dolorosa: allora tornò a bussare alla sua porta.
"Chi è"
"Sei tu. Apri, che ho freddo."
E questa volta la porta si aprì subito ...

Disse un Maestro: "Io non voglio discepoli, né seguaci: voglio amici". 
Ma aggiunse: "Tu non hai altri amici che Me e te stesso."

Un altro raccontò: 
Due amici viaggiavano insieme. Poi, a un tratto, uno disse: "Voglio restare solo, vai pure avanti."
E l'altro rispose: "Anch'io voglio restare solo: rimani pure indietro."


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