giovedì 23 febbraio 2017

Padri

Un tale litigava continuamente con il padre, col quale era sempre in conflitto. Diceva di odiarlo.
In realtà si amavano, ma è nell'istinto animale dei mammiferi (umani e no) combattere per ottenere il potere sul branco, e il primo avversario è proprio il padre capobranco. Il fine è prenderne il posto, essere lui, non nella sua identità (che si nega), ma nella sua funzione.
D'altronde questo è il sentimento che, nell'uomo, si è sublimato in quello religioso: il più grande dei capobranco universali è Dio, e l'uomo vuol essere Lui, cerca l'identificazione con Lui.
A quel tale che odiava il padre, il padre morì, e così il conflitto che lo agitava cessò. Ne prese naturalmente il posto. E la pace scese nel suo cuore.
Prese a riflettere: per ottenere questa pace non avrebbe potuto uccidere il padre senza aspettare tanto? Certo, avrebbe potuto, ma confrontarsi con lui era troppo pericoloso, perché era forte; e, diventato vecchio, non era più un grande avversario, non valeva la pena, bastava attendere che morisse.
D'altronde questo è il sentimento che, nell'uomo, produce l'agnosticismo (il rimuovere del tutto l'esistenza di un padre) o l'ateismo (il negare l'esistenza del padre o della sua potenza).
Quel tale continuò a riflettere, e si disse che, sempre, per eliminare un conflitto e pacificarsi non vi è che un mezzo: la fine fisica dell'elemento con il quale si entra in conflitto.
D'altronde questo è il sentimento che, nell'uomo, genera ogni guerra, ogni lotta, ogni violenza, con la scusa che sta cercando e producendo pace.
Perché il conflitto è nell'uomo, in quanto la scintilla che lo tiene costantemente in vita, è come l'effetto dello sfregamento di due pietre una sull'altra. Così l'uomo non comprende che eliminare fisicamente, o rimuovere ignorandone volutamente l'esistenza, ciò con cui è in conflitto, è un suicidio; una pietra da sola non produce scintille (ricordate il koan "qual è il suono di una mano sola?")
Il Padre Archetipico non muore, non può. Né muoiono i Fratelli. Perché a ogni padre che muore si sostituisce un figlio che ne assume il potere, e i suoi figli.
La verità è che uccidere il Padre è possibile solo uccidendo se stessi; e molti usano l'intera propria vita per farlo.

Il Deserto dei Padri


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