domenica 21 gennaio 2018

Putrefazione

Fino a una cinquantina d'anni fa, esistevano dei medici anziani che, colmi di esperienza, erano in grado di formulare diagnosi sulla base dell'odore che emanavano alcuni pazienti.
Questa è un'epoca in cui si assiste per la prima volta al manifestarsi della putrefazione e del suo odore non più solo dopo la morte biologica, ma anche ormai nei biologicamente vivi.
Questo fatto pone in evidenza come la vita non sia un fatto biologico, tanto che il biologico può essere morto anche se si muove. Che la vira sia movimento è infatti il prevalente pensiero moderno, mentre quello antico era più propenso a credere che la vita fosse la capacità di reagire.
Ora, se hanno ragione i moderni, basta muoversi per farsi credere vivi, e più ci si agita più ci si fa credere vivi (e ci si illude di esserlo). Tranne che, però, si emana l'odore di putrefazione... Se invece hanno ragione gli antichi, occorre chiedere loro: reagire va bene, ma a che cosa? Alla luce di un ragionamento quanto mai cartesiano, a qualcosa che - mancando - determina la vita apparente di chi si agita, e che - essendoci - determina quella reale di chi è fermamente stabile.
Questo qualcosa è lo Spirito.

Il giorno dei vivi morenti

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