giovedì 22 febbraio 2018

Povero orgoglio


Occorre che il Povero rivendichi il proprio stato con orgoglio, e ne faccia una scelta di vita consapevole.
Lo stato di Povertà è di fatto la negazione di uno stile di vita consumistico, anche solo perché non si è in condizioni di sostenerlo; ebbene, non potrebbe questa negazione di fatto testimoniare che non lo si vuole condividere? Che si può vivere assumendo altri valori? Che ciò è un atto di ribellione orgogliosa alla condizione sub-umana?
Cristo non stava tra i poveri, essendolo Egli stesso, per stare dalla parte dei deboli e degli indifesi, come si pensa: Cristo stava tra i poveri perché la Povertà è il solo stile di vita che testimonia l'umanità libera e capace di evolvere, a partire dal concetto della fiducia che nulla mancherà, perché il Padre provvederà ai suoi figli. Ai figli spetta dunque il solo compito di ricevere quel che il Padre dona, senza chiedere di più; il loro impegno è nell'essere degni di questo dono.
Questa scelta di vita è da assumere con orgoglio, perché la scelta è un atto di libertà e di consapevolezza.
Il fatto è che la povertà non è mai scelta, ma subita, e che ciò umilia; se è subita, autorizza (ed obbliga) a chiedere aiuto e cioè a chiedere pietà, con ciò attribuendo autorità e potere (di vita o di morte) a qualche ricco (anche solo di una moneta in più!), che se ne vanta e ne approfitta con arroganza; mentre se è scelta, non permette di chiedere aiuto ad altri che al Padre, e rifiuta la pietà perché non è dignitosa, mentre accetta l’aiuto come proveniente dal Padre attraverso qualche uomo che se ne fa servitore, anche se inconsapevole.
I poveri che subiscono sono quelli contro i quali questa società si scaglia, quelli che essa esclude ed emargina ed ”espelle”. Gli altri sono quelli di cui questa società ha paura perché ne negano ogni autorità e ne dimostrano l’ingiustizia, la menzogna e l’inutilità.
Per questo occorre che il Povero rivendichi il proprio stato con orgoglio, e ne faccia una scelta di vita consapevole, anche quando essa sia stata originariamente subita. Occorre che il Povero smetta di rivendicare il diritto a essere meno povero, protestando o pietendo, e cominci a integrare i ricchi che dallo stato di grazia chiamato povertà sono stati finora esclusi ed espulsi.

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