Occorre che il Povero
rivendichi il proprio stato con orgoglio, e ne faccia una scelta di vita
consapevole.
Lo stato di Povertà è di fatto la negazione di uno stile di
vita consumistico, anche solo perché non si è in condizioni di sostenerlo;
ebbene, non potrebbe questa negazione di
fatto testimoniare che non lo si vuole condividere? Che si può
vivere assumendo altri valori? Che ciò è un atto di ribellione orgogliosa alla condizione
sub-umana?
Cristo non stava tra i
poveri, essendolo Egli stesso, per stare dalla parte dei deboli e degli
indifesi, come si pensa: Cristo stava tra i poveri perché la Povertà è il
solo stile di vita che testimonia l'umanità libera e capace di evolvere, a
partire dal concetto della fiducia che nulla mancherà, perché il Padre
provvederà ai suoi figli. Ai figli spetta dunque il solo compito di ricevere
quel che il Padre dona, senza chiedere di più; il loro impegno è nell'essere
degni di questo dono.
Questa scelta di vita è da assumere con orgoglio, perché la scelta è un atto di libertà e di consapevolezza.
Il fatto è che la
povertà non è mai scelta, ma subita, e che ciò umilia; se è subita, autorizza (ed
obbliga) a chiedere aiuto e cioè a chiedere pietà, con ciò attribuendo autorità
e potere (di vita o di morte) a qualche ricco (anche solo di una moneta in più!), che se ne vanta e ne approfitta con arroganza;
mentre se è scelta, non permette di chiedere aiuto ad altri che al Padre, e
rifiuta la pietà perché non è dignitosa, mentre accetta l’aiuto come
proveniente dal Padre attraverso
qualche uomo che se ne fa servitore, anche se inconsapevole.
I poveri che subiscono
sono quelli contro i quali questa società si scaglia, quelli che essa esclude
ed emargina ed ”espelle”. Gli altri sono quelli di cui questa società ha paura
perché ne negano ogni autorità e ne dimostrano l’ingiustizia, la menzogna e l’inutilità.
Per questo occorre che
il Povero rivendichi il proprio stato con orgoglio, e ne faccia una scelta di
vita consapevole, anche quando essa sia stata originariamente subita. Occorre
che il Povero smetta di rivendicare il diritto a essere meno povero, protestando
o pietendo, e cominci a integrare i ricchi che dallo stato di grazia chiamato
povertà sono stati finora esclusi ed espulsi.
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