domenica 31 luglio 2016

Guerra e Pace

Qualcuno mi parla di una guerra che sia stata dichiarata contro la pace.
Si può fare la guerra contro la pace? No, perché se c'è l'una cosa, non c'è l'altra.
Ma l'idea che la pace si ottenga combattendo e vincendo la lotta contro la guerra è ormai diventata usuale, e così si fa la guerra contro la guerra per produrre una pace, e si fa la guerra per mantenere la pace, e così via.
Si invocano sentimenti religiosi pacifici contro sentimenti religiosi guerreschi, da stabilire eliminando violentemente i secondi; quindi si pretende di far la pace contrapponendola guerrescamente, o anche intellettualisticamente, o persino filosoficamente alla guerra! Non è stupido?
Il conflitto è l'elemento sul quale, ontologicamente, si genera la vita la quale per sua natura è fondata sulla dualità e sui complementari funzionalmente opposti (maschio e femmina, ad esempio).
Il conflitto esiste finché esistono gli opposti complementari, e finché quindi esiste quella che abbiamo considerato fin qui essere vita.
L'Unità però è l'eliminazione della Dualità e - di conseguenza - del conflitto.
Il problema dunque, non è che Uno dei Due contendenti l'abbia vinta sull'altro, ma che ogni essere - individualmente, sapete? - divenga l'Uno che è, assorbendo il Due nell'Unità.
Il problema che si pone a questa umanità boccheggiante come i salmoni tornati alla loro origine, è di dare allora Vita ad una Vita che non sia più fondata sulla Dualità, ma sull'Unità.
Tema molto attuale, ma che è davvero troppo sfuggente per le coscienze umane che si ritengono fondate sulla ragione (duale!); allora è necessario - ancora individualmente, sapete? - stabilire una coscienza fondata sulla Intellezione, che è la visione diretta della Verità (che è per definizione Una) che il cuore contiene.
Se credete che siano parole, vi sbagliate; ma lo crederete fermamente finché non avrete il coraggio di verificare che si tratta non solo di fatti, ma dei soli fatti che corrispondono al Vero.

UNO scudo

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