Si può fare la guerra contro la pace? No, perché se c'è l'una cosa, non c'è l'altra.
Ma l'idea che la pace si ottenga combattendo e vincendo la lotta contro la guerra è ormai diventata usuale, e così si fa la guerra contro la guerra per produrre una pace, e si fa la guerra per mantenere la pace, e così via.
Si invocano sentimenti religiosi pacifici contro sentimenti religiosi guerreschi, da stabilire eliminando violentemente i secondi; quindi si pretende di far la pace contrapponendola guerrescamente, o anche intellettualisticamente, o persino filosoficamente alla guerra! Non è stupido?
Il conflitto è l'elemento sul quale, ontologicamente, si genera la vita la quale per sua natura è fondata sulla dualità e sui complementari funzionalmente opposti (maschio e femmina, ad esempio).
Il conflitto esiste finché esistono gli opposti complementari, e finché quindi esiste quella che abbiamo considerato fin qui essere vita.
L'Unità però è l'eliminazione della Dualità e - di conseguenza - del conflitto.
Il problema dunque, non è che Uno dei Due contendenti l'abbia vinta sull'altro, ma che ogni essere - individualmente, sapete? - divenga l'Uno che è, assorbendo il Due nell'Unità.
Il problema che si pone a questa umanità boccheggiante come i salmoni tornati alla loro origine, è di dare allora Vita ad una Vita che non sia più fondata sulla Dualità, ma sull'Unità.
Tema molto attuale, ma che è davvero troppo sfuggente per le coscienze umane che si ritengono fondate sulla ragione (duale!); allora è necessario - ancora individualmente, sapete? - stabilire una coscienza fondata sulla Intellezione, che è la visione diretta della Verità (che è per definizione Una) che il cuore contiene.
Se credete che siano parole, vi sbagliate; ma lo crederete fermamente finché non avrete il coraggio di verificare che si tratta non solo di fatti, ma dei soli fatti che corrispondono al Vero.
UNO scudo |
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