domenica 27 dicembre 2015

E' ora ... (riflessioni sulla fede)

E' ora di porre il problema della fede in termini corrispondenti alla Verità di questo tempo, che esprime una nuova fase, un nuovo progetto creativo ed evolutivo dell'Umanità.
Non si chieda più, ormai, di credere a un Dio lontano dagli uomini, estraneo ad essi e irraggiungibile: credere o no in questo Ente diventa uno sterile problema di opinioni e di ideologie, o di forme attribuiteGli.
Si chieda, ora, se si crede alla Vita. Ma di più, se si crede alla propria vita.
Guardarsi, osservarsi, e scrutare nelle profondità e nelle pieghe del proprio essere vivi, in tutte le fantasmagoriche piccole e grandi manifestazioni della vitalità stessa, è opera di ri-conoscimento, e non di "fede". 
Sull'essere vivi non ci possono essere opinioni, ma solo evidenze; non speranze, ma certezze. E la cosa non riguarda il futuro, ma il presente. Non riguarda neanche il passato, giacché si è vivi solo ora, in questo preciso momento in cui ci si accorge di esserlo.
Inutile chiedersi dove o Chi sia Dio: non lo si saprebbe mai e gli sforzi fatti potrebbero portare molto lontani dalla Realtà. Osservare invece la Vita operante è vederne quantomeno l'Opera, se non l'Essenza.
Questo riconoscimento, e l'impossibilità - all'osservatore - di ridurre la propria vita a elementi singoli, a singoli funzioni di organi estraniati dal sistema vivente che egli è, mostrerà il senso del Vero come Unità ed Unicità, senza bisogno di ulteriori difficili spiegazioni.
E' ora di ricondurre ogni forma di convivenza alla vera, vitale religiosità, ché di questo si tratta: di Vita. E rinunciare, abbandonandola, a ogni forma di convivenza strutturata per i morti, quelli che, morti qui e ora, speravano in una vita nel poi; e a quelli che, morti qui e ora, non speravano neanche più in quella. Questi ultimi, senza speranza, sono forse però i più vicini alla verità.

"Un sistema termodinamico aperto, 
in grado di mantenersi autonomamente in uno stato energetico 
di disequilibrio stazionario 
e in grado di dirigere una serie di reazioni chimiche 
verso la sintesi di se stesso."



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