...La tua destra, o
Signora, è magnificata per la fortezza;
perché nella
grandezza della tua misericordia hai stravinto i miei avversari.
Mi hai
liberato, o Signora, dalla bocca del leone, e ti sei presa cura di me
come una madre verso il bambino da lei generato…
O mia carissima
Signora, coprimi con il tuo mirabile possesso:
Sono tutto tuo,
ed ogni cosa mia ti appartiene, o Vergine benedetta tra tutte.
Ti porrò come
un sigillo sul mio cuore, perché forte come la morte è il tuo amore.
(Inno all'Immacolata di S. Bonaventura (1221-1274), frate
francescano, insigne filosofo e teologo, amico del domenicano S. Tommaso
d'Aquino).
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Daghe della Misericordia
La misericordia (anche conosciuta col nome di trafiere) è un pugnale del tipo dello stiletto e del quadrello utilizzato, per dare un colpo mortale ad un avversario già ferito.
Il nome deriverebbe dall'utilizzo: poiché dopo la fine battaglia sul terreno rimanevano molti feriti in modo più o meno grave. Prelati o addirittura vescovi decidevano sul campo quali non erano in grado di sopravvivere e questi ultimi venivano finiti con quest'arma.
Essa aveva la lama triangolare o a sezione di losanga. Era considerata uno dei prodotti tipici degli armaioli di Albacete. La struttura, robusta ma sottile permetteva di colpire attraverso gli spazi lasciati scoperti dalle armature. (Wikipedia)
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