domenica 9 ottobre 2016

La menzogna, la cautela, la prudenza.

La cautela e la prudenza non sono doti dell'innamorato.
L'innamorato vive una follia. Fa cose imprudenti, non rispetta le regole, corre rischi per stare un minuto con chi ama e fare per un attimo di due, uno.
Che cosa vuole l'innamorato? Tutto.
Bisogna volere Tutto, amare Tutto così totalmente e disperatamente da commettere follie (ovvero cose inusitate), per attraversare, superare e sconfiggere la paura.
La paura è una soglia, un confine, un velo posto tra la Menzogna e la Verità. Bisogna amare per superarlo. Chi ha paura, sceglie la Verità solo se ne è innamorato; chi non ama, allora, mente per necessità.

Sorridiamone:
Psicologicamente la menzogna è una manifestazione egoistica, riconducibile sia a una difesa contro il mondo esterno (e quindi a un sentimento più o meno inconscio d'inferiorità), sia alla vanità e al desiderio di apparire diversi da ciò che ci si sente (che son poi anch'esse forme di debolezza morale). Particolarmente inclini alla menzogna sono infatti i fanciulli, i selvaggi, le donne, i vecchi, gli ammalati di corpo o di spirito. È discutibile, e risolvibile solo volta per volta, se nei casi di psiconevrosi si possa parlare di menzogna: poiché l'anzidetto criterio della consapevolezza è anch'esso un criterio di massima. [Enciclopedia Italiana Treccani - 1934]

Cautela e follia


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