venerdì 14 dicembre 2018

Conchiglie ed uragani

Quando un cucciolo (non importa di quale specie, comunque anche di quella umana) sopravviene al mondo, dispone (come ogni genitore constata) di una qualche tendenza innata che in somato-psico-energetica è chiamato temperamento, e che si distingue dal carattere perché - a differenza di quest'ultimo - la sua formazione non può essere attribuita a condizionamenti ambientali o relazionali.
A ben guardare, le tipologie di tali tendenze possono essere ridotte a due: la tendenza adattivo/conservativa e la tendenza evolutiva. Forse è stata l'osservazione di questo fatto a far distinguere a qualcuno tra Figli degli uomini (quelli con la prima tendenza) e Figli degli uomini che sono figli di Dio (gli altri).
In verità, la dialettica tra le due forze (complementari) è quella che sostiene ogni processo, sia biologico che  - di conseguenza - psicologico; così che, sebbene individualmente una delle due possa nettamente prevalere sull'altra, le due forze sono inscritte nel funzionamento stesso degli organismi.
Al di là però di questi aspetti operanti, esse hanno anche una loro oggettività assoluta che le mostra come funzioni, tanto che è possibile riconoscere nella femminilità e nella virilità le due manifestazioni più evidenti di esse. Ed è forse per questo che qualcun altro ha voluto vedere in ciascuno la coesistenza di anima ed animus, come archetipi psichici operanti.

La coesistenza e la interazione di queste forze è quella che determina la spirale, la stessa che produce la conchiglia e l'uragano: la conchiglia è buon simbolo di conservazione/adattamento, l'uragano di evoluzione drastica, capace di distruggere ogni cosa che gli preesista; nella conchiglia è l'evoluzione che chiede di essere conservata; nell'uragano è l'adattamento che chiede di essere stravolto perché ormai mortifero, prima che sia troppo tardi.
Ecco che, in condizioni estreme, deve per Necessità apparire il temperamento dei viventi, la loro consapevolezza di appartenere alla genìa dei Figli degli uomini o dei Figli degli uomini che sono figli di Diola loro coscienza di esprimere funzionalmente ed assolutamente una sola delle due forze con l'intero proprio essere, senza dialettiche o dinamiche interne; deve necessariamente, in altre parole manifestarsi di fatto un superamento della condizione umana che vive di queste dinamiche.




Nessun commento:

Posta un commento