E se tutti quelli che non trovano lavoro e che hanno persino smesso di cercarlo si mettessero a lavorare gratis? Non avrebbero niente da perderci, occuperebbero il tempo che li annoia, sceglierebbero certo qualcosa che a loro piace fare e che sanno fare bene.
Sconvolgerebbero le regole... pensandoci su, forse commetterebbero anche un reato perché lavorando in libertà non avrebbe senso chiedere una licenza o aprire una partita IVA o pagare le tasse, dato che non guadagnano niente... e forse farebbero arrabbiare quelli che per fare lo stesso lavoro chiedono di essere pagati, certo.
Se ricevessero in cambio da qualcuno un piccolo dono, magari delle uova come si faceva una volta, o una gallina, dovrebbero dichiararla al fisco? Chiedere a un commercialista, non lo so.
Di colpo però, una cosa così piccola, semplice e banale sconvolgerebbe ogni regola economica e obbligherebbe a trovare un nuovo modo di stare insieme.
Pensate al disagio di chi deve chiedere una prestazione, che so, una riparazione delle scarpe rotte a uno che non chiede niente in cambio... non sentirebbe il desiderio spontaneo di restituire in qualche modo il favore? e non modificherebbe con ciò la base stessa della relazione umana col ciabattino?
Non sarebbe costretto ad apprezzarne il lavoro come opera umana invece di sentire il diritto di pretendere che il dover pagare gli attribuisce? "Lavoro, guadagno, pago, pretendo!" diceva una volta la macchietta del commendatore meneghino tronfio e benestante. Ma se non devi pagare, non puoi pretendere; con ciò non hai più diritti, e sei costretto ad apprezzare l'opera di un altro come necessaria a te, e apprezzarla come dono spontaneo che ti viene fatto, una benedizione!
E così via... basta divertirsi a considerare le conseguenze di questo gesto rivoluzionario e pericolosissimo per le sorti di questa società: si va molto lontano.
Se non avete niente da fare perché manca il lavoro retribuito (il lavoro in sé, quello vero perché utile, non manca mai, però.), fate gratis il vostro lavoro. Il vostro, non quello che vi pagano e che siete costretti a fare perché è l'unico che pagano, quello che non serve a niente, e a nessuno tranne che a chi vi paga.
Fate gratis il vostro lavoro, ma fatelo in autonomia, non "sotto padrone". Abbiamo i padroni che ci scegliamo, e se smettiamo di eleggerne a tale rango, cominceremo forse a essere padroni di noi stessi.
Ma questo - forse - è un altro discorso.
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